22 Apr Nuove Linee guida ESMO 2021
A distanza di 4 anni dalle precedenti linee guida, pubblicate nel 2017 da Moreau et al., nel Marzo 2021 sono state presentate le nuove raccomandazioni ESMO sulla gestione e il trattamento del paziente con mieloma multiplo (MM). Sono numerose le novità introdotte in questa nuova versione delle linee guida.
Un’importante punto introdotto dagli autori riguarda, per ciò che concerne la valutazione della risposta alla terapia, lo studio della malattia minima residua (MRD) sia mediante test di valutazione midollare, come la next-generation flow o la next-generation sequencing, che extramidollare, come la tomografia ad emissione di positroni associata alla tomografia computerizzata (PET/TC).
Gli autori precisano che lo studio della MRD non ha, attualmente, un impatto sulle decisioni terapeutiche, ma viene utilizzata in numerosi studi sperimentali come endpoint surrogato di progression-free survival (PFS) e overall survival (OS).
Un’altra novità introdotta dagli autori riguarda la gestione del paziente con mieloma smouldering; se per i pazienti con rischio basso o intermedio viene confermata l’indicazione al solo follow-up, gli autori suggeriscono la possibilità, pur in assenza di approvazioni farmaceutiche formali, di un trattamento dei pazienti con mieloma smouldering ad alto rischio sulla base dei risultati positivi in termini di PFs e OS ottenuti con lenalidomide o lenalidomide e desametasone.
I cambiamenti sostanziali introdotti dalle nuove linee guida tuttavia, a confronto con le precedenti del 2017, riguardano però la gestione tanto della prima linea quanto della recidiva. In prima linea fanno capolino quadruplette e triplette basate sulla combinazione dell’anticorpo monoclonale anti-CD38 daratumumab con immunomodulanti (talidomide e lenalidomide) e inibitori del proteasoma (bortezomib) come induzione e mantenimento sia per pazienti candidabili a trapianto sia per i pazienti anziani, con raccomandazioni ad hoc per i pazienti fragili.
Alla recidiva, oltre alle diverse triplette già presenti in passato fondate sull’utilizzo di lenalidomide e bortezomib, si aggiungono ora nuovi regimi derivanti dalla combinazione di carfilzomib e pomalidomide con anticorpi monoclonali anti-CD38 e anti-SLAMF7, così come nuovi farmaci con differente target e meccanismo d’azione quali belantamab e selinexor.
La Redazione di MMupdate
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